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Laboratori fissi:
il lunedì a Cernusco SN (Mi)
il martedì e il mercoledì a Milano (mm Crescenzago)
il Mercoledì a Desio (Mb)
Laura Liberanome: Cantante, tamburellista, ballerina ed insegnante del gruppo “BRIGANTI”
Alessia Cattaneo: Educatrice ed animatrice teatrale, ballerina ed insegnante del gruppo “BRIGANTI”
Si formano come ballerine :
• partecipando a seminari organizzati da gruppi e professionisti che si occupano di ricerca e recupero delle tradizioni (tra gli altri: Unione Folclorica Iitaliana, Conservatorio Grecanico, Cinzia Villani, Pino Gala).
• partecipando a festival folk e seguendo stages di gruppi legati sia alla tradizione che alla riproposta folcloristica (Agatini, Ballati tutti quanti, Paranza dell’Agro, Virtuosi di Paternopoli, Arakne mediterranea, Circolo circassio…)
• attraverso l’osservazione (accompagnata anche da documentazione video e fotografica) e la pratica delle danze nei luoghi della loro originaria manifestazione: le feste popolari.
• accompagnando gli studi pratici con studi teorici su numerosi libri, riviste ed altre pubblicazioni sulle danze e le tradizioni popolari (E. de Martino, R. de Simone, D. Carpitella, G. di Lecce, G.M. Gala, E. Castagna ecc…)
Dal 1999 danzano al seguito del gruppo di musica popolare BRIGANTI con cui partecipano a diverse importanti manifestazioni nazionali ed internazionali tra cui: il Mostar Intercultural Festival in Bosnia , il Fetkulturel a Berna, il Suisio Folk Festival, il Festival Tarantella Power, il Festival Paleariza.
Insegnano danze popolari da 24 anni in associazioni, circoli culturali, scuole e festival .
I Briganti organizzano da 25 anni corsi, stages e rassegne chiamando anche i maggiori esperti del settore da tutta Italia, tra cui: Pino Gala, Ettore Castagna, Cinzia Villani, Piero Balsamo, Antonio Matrone O’Lione, Agata Scopelliti.
La tarantella è una vasta famiglia di balli diffusi nell’Italia meridionale. La maggior parte delle tarantelle hanno struttura aperta, i danzatori organizzano e ordinano liberamente movenze e figure coreografiche.
Nei secoli le occasioni di ballo sono state legate quasi sempre alle festività familiari, a quelle agresti e a quelle religiose. Purtroppo con il dissolversi e trasformarsi della cultura contadina e pastorale si è perso l’uso di ballare le tarantelle e molto della tradizione di queste danze è andato perduto. Alcune tarantelle ancora oggi vengono ballate da giovani e anziani nel Sud Italia ma anche in molte città del nord, sia per la presenza di immigrati o figli di immigrati alla ricerca delle proprie radici, sia grazie al crescente interesse (nazionale ed internazionale) verso le tradizioni italiane.
E’ una danza salentina, originalmente diffusa anche oltre i confini del salento.
La pizzica viene ballata in coppia all’interno di una ronda, un cerchio fomato da spettatori, suonatori e ballerini in attesa del proprio turno di ballo. La coppia non necessariamente deve essere formata da individui di sesso opposto: spesso danzano insieme due donne.
chiamata anche ballo ‘n coppa o tammurro, è una danza di coppia campana.
I danzatori suonano le castagnette, strumenti tipici del sud italia simili alle nacchere, il cui utilizzo caratterizza la gestualità delle braccia e delle mani. Puo’ essere danzata da coppie miste o omogenee, e anch’essa eseguita all’interno di un cerchio di spettatori e suonatori (o’ circhio). Viene danzata durante feste religiose perlopiu’ legate alle feste mariane (nel periodo di primavera).
Tarantella tipica della provincia di Reggio Calabria.
Prima della danza viene prescelto un capo carismatico (mastru d’abballu) che detta le entrate e le uscite dei danzatori all’interno della rota (simile alla ronda della pizzica e al circhio della tammurriata). Anche questa è una danza che puo’ essere danzata da coppie miste o omogenee e assumere caratteristiche di corteggiamento (nel ballo uomo-donna) o di sfida (nel ballo uomo-uomo).
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